Con il Documento Programmatico di Bilancio 2021-2023, presentato in Ottobre, il Governo ha prorogato anche per il 2021 una serie di agevolazioni fiscali tra cui anche il cosiddetto “Bonus Verde”.
Si tratta di una detrazione IRPEF del 36% sui costi sostenuti per la sistemazione e/o la realizzazione di:
E’ possibile usufruire del Bonus Verde fino al limite di spesa di 5.000 Euro (con una detrazione massima quindi pari a 1.800 Euro).
Tale limite di 5.000 euro è però calcolato a immobile, e non “a persona”: se un contribuente possiede due abitazioni (indipendentemente che si tratti di prima o seconda casa) potrà usufruire due volte del Bonus.
Il Bonus Verde, va però ricordato, è escluso dall’applicazione dello sconto in fattura e cessione del credito.
Anche per il Bonus Verde, come per altri tipi di bonus, sussiste il vincolo del pagamento in forma “tracciabile”, quindi tramite normale bonifico bancario (non è necessario il cosiddetto “Bonifico Parlante”) o assegno.
Copia della ricevuta del bonifico (o fotocopia dell’assegno emesso) andrà poi allegata alla fattura emessa dall’azienda per i lavori e consegnata al proprio commercialista o al CAF, in sede di dichiarazione dei redditi.
Sicuramente il Bonus Verde 2021 rappresenta un grande vantaggio economico per coloro che decidono di sistemare o rinnovare il proprio giardino.
Il bonus Verde copre anche l’acquisto di piante o arbusti e copre anche le spese sostenute per grandi potature.
Quindi realizzare una recinzione del proprio giardino con l’installazione di piante per una siepe perimetrale è un caso che rientra a pieno titolo nel Bonus Verde 36%.
Così come, ad esempio, il rifacimento del giardino con la realizzazione di un impianto di irrigazione e/o l’installazione di nuove piante ornamentali o arbusti.
Tuttavia ci sono alcuni distinguo non sufficientemente chiari (al momento in cui scriviamo questo articolo, assumiamo che resti in vigore lo stesso testo già approvato per il 2020).
Uno tra questi riguarda, ad esempio, il prato sintetico.
Il prato sintetico non rientra tra le coperture a verde, ne nei giardini pensili ne tra le opere di sistemazione di un giardino perché viene considerato dal legislatore una “copertura” (al pari di una copertura in cemento o in piastrellato).
La risposta è... ni! n(o)(s)i…
I nostri consulenti in materia fiscale e progettuale ci hanno fornito alcuni possibili scenari che proviamo a illustrare di seguito.
Per maggiore sicurezza ti consigliamo comunque di consultare un geometra e/o un commercialista di tua fiducia.
Vediamo alcuni scenari
Se l’installazione di un prato sintetico non rientra tra le opere che possono beneficiare del Bonus Verde ci sono allora alternative praticabili che possano godere di un beneficio fiscale? Vediamone due possibili scenari.
L’installazione di un prato sintetico può rientrare sicuramente tra i lavori di riparazione, sostituzione o rinnovo della pavimentazione esterna previsti tra le opere di Manutenzione Ordinaria dell’edilizia libera del D.P.R. 280 /2001 Art. 16 comma 1; lettera A.
Edilizia libera significa che tali lavori non hanno bisogno di permessi comunali o pratiche da parte di un tecnico professionista. Posso essere fatti in qualsiasi momento con l’unico vincolo di non alterare oltre alcuni limiti, la quota di superficie drenante (ricordiamo che una pavimentazione in cemento ha un effetto drenante nullo e, a seconda della sua estensione, può portare a obiezioni da parte delle amministrazioni comunali).
Il prato sintetico essendo una superfice a tutti gli effetti drenante, rimovibile, flessibile e realizzata con materie plastiche (per molti modelli anche riciclabili) non crea questo tipo di problemi.
Però per la manutenzione ordinaria dell’edilizia libera non è prevista alcuna detrazione!
Per poter usufruire di una detrazione occorre rivolgere l’attenzione verso la Manutenzione Straordinaria.
In questo caso si può godere di una detrazione fiscale del 50% per Ristrutturazione (restituita in 10 anni) e dell’IVA agevolata al 10%.
Ma… la manutenzione straordinaria deve essere motivata (non deve risultare un semplice passaggio dal prato tradizionale a quello sintetico perché “mi piace quello sintetico…”).
E’ necessario l’intervento di un professionista (Geometra o altra figura abilitata) che rediga una pratica da presentare al Comune nel quale si trova l’abitazione, con la quale attesti che l’intervento è motivato, ad esempio, da problemi di cedimento o infiltrazioni del terreno, ristagni d’acqua importanti, altri motivi pertinenti che impediscono al proprietario di usufruire pienamente del proprio giardino.
Questa pratica ha un costo (quello del professionista che emetterà parcella con IVA al 22%, detraibile interamente se pagata con Bonifico Parlante, oltre agli oneri comunali).
Se vuoi installare un prato sintetico nel tuo giardino chiedici innanzitutto un preventivo.
Dopo che ci avrai confermato il preventivo, incarica un geometra o un tecnico abilitato di redigere e presentare la pratica per Manutenzione Straordinaria presso il Comune pertinente.
Chiedi al tecnico il modulo per ottenere l’IVA agevolata al 10% e compilalo in ogni sua parte.
Dopo aver ricevuto conferma dal tecnico della corretta evasione della pratica e averne pagato la relativa parcella (in questo caso con “Bonifico Parlante”), consegnaci tutta la documentazione così che possiamo dare inizio ai lavori.
Una volta conclusi emetteremo fattura con IVA al 10% che dovrai saldarci o con bonifico bancario o con assegno (pagamento tracciabile ma non “Parlante”).
Dovrai conservare tutta questa documentazione per poterla includere, l’anno successivo, nella dichiarazione dei redditi e ottenere la detrazione fiscale del 50%.
Chiamaci al numero 0587 608424 o invia una email a info@ingiardinoweb.it per richiedere un sopralluogo gratuito di un nostro tecnico.